Con una ristrutturazione parziale, ossia a passi successivi, l’edificio può in qualche modo essere “rigenerato”, riqualificato, essere più adatto alle esigenze contemporanee, grazie anche a nuove metodologie e tecnologie (di progettazione e costruttive).
In sostanza gli si allunga la vita.
Sappiamo tutti benissimo che esistono edifici fatiscenti, pubblici e privati, sparsi per tutto lo stivale, che superano abbondantemente anche i 60-70 anni di ciclo di vita, senza essere mai stati toccati.
Mentre in altre parti del mondo – o se volessimo anche solo fermarci in Europa, per fare paragoni – si procede ad un risanamento degli immobili esistenti, in Italia questo aspetto è estremamente sottovalutato. E a farne le spese è lo stesso valore del nostro patrimonio immobiliare.
“Gli immobili non si vendono più!”
Per forza, hai visto cosa c’è in giro? Senza dubbio la domanda di acquistare casa è scesa, senza dubbio le banche hanno chiuso i rubinetti. Ma la verità è che chi ha da parte un po’ di soldi per comprare casa, fa fatica a trovare una casa decente.
Se fino al 2007 si vendeva di tutto, con un po’ di tinteggiatura tutto sembrava acquistabile, la crisi ha messo in evidenza tutte le magagne del passato e finalmente inizia a serpeggiare nella testa delle persone che la casa (del futuro) deve necessariamente avere questi fattori:
comfort garantito
basso fabbisogno energetico
Ma non è abbastanza. Anzi.
A fronte di un patrimonio immobiliare estremamente vecchio ed “energivoro”, c’è la necessità di procedere a importanti ristrutturazioni per il recupero degli edifici esistenti. E le normative europee ce lo impongono già a partire dal 2020.
Tre Vantaggi di una ristrutturazione step-by-step
1. Gestione dei costi spalmati nel tempo
Gli interventi di ristrutturazione possono richiedere tempo e risorse, pertanto sono generalmente eseguiti solo quando è assolutamente necessario.
Il vero grande vantaggio di una ristrutturazione a pezzi e quella di poter suddividere in più anni i costi del risanamento. Puoi evitare di fare un mutuo, oppure chiedere un piccolo prestito ed evitare di esporti troppo finanziariamente. In ogni caso eviti di fare il passo più lungo della gamba.
2. Non devi necessariamente uscire dall’immobile durante i lavori di ristrutturazione
Fare una ristrutturazione integrale e completa richiede che l’immobile venga lasciato libero completamente per poter essere rivoltato come un calzino. Immagina poi se si decidesse per una demolizione con fedele ricostruzione.
Facendo dei lavori a comparti stagni ci potrebbe essere la possibilità di non lasciare l’immobile, malgrado i non pochi disagi. E anche in questo caso, se non hai alternative, persone che possono ospitarti, altra residenza dove andare, questa può essere l’alternativa da prendere seriamente in considerazione.
3. Puoi sfruttare più a lungo parti dell’edificio che sono ancora in buone condizioni
Ad esempio potrebbe essere che la facciata risulti fatiscente, mentre le tegole potrebbero trovarsi ancora in ottime condizioni. Potrebbe capitare che l’impianto di riscaldamento debba essere sostituito e le finestre durino invece ancora 20 anni prima di essere cambiate.
Ci sono casi in cui qualche “interventino” magari è già stato fatto in passato. Magari avevi già cambiato la caldaia, e potresti sfruttarla ancora per qualche altro anno. Nel frattempo ti concentri su altre cose ancora da fare e che sembrerebbero più urgenti.